SABATO 19/03 HIP-HOP NIGHT AGAINST FASCISM

SABATO 19/03 FESTA AUTOGESTITA NEI DINTORNI DI COMO!

HIP-HOP NIGHT AGAINST FASCISM, CON DAX NEL CUORE!

Dax ucciso dai fascisti.
Non dimentichiamo non perdoniamo.

Il 16 marzo 2003, fuori da un pub di Milano, moriva Dax, Davide Cesare, un ragazzo, un compagno.
Moriva per essere un militante antifascista e moriva ucciso, pugnalato da tre fascisti, in un vile agguato.
Il seguito di quella notte terribile è pieno di altro sangue. Oltre al sangue di Dax che moriva sul  marciapiede di via Brioschi  mentre l’ambulanza era bloccata dalla polizia, c’era il sangue delle decine e decine di compagni che si erano precipitati all’ospedale San Paolo per capire cosa fosse successo. Ad attenderli al San Paolo c’erano infatti squadracce di sbirri in divisa e non, armati di spranghe e bastoni che hanno scatenato una folle caccia all’uomo tra le corsie. Hanno picchiato, ammanettato e arrestato indiscriminatamente, al punto che medici e infermieri, cercando di sottrarre al massacro i compagni, li hanno nascosti nei reparti e li hanno aiutati a fuggire.
Nei giorni successivi la polizia e la stampa cercarono di liquidare l’accaduto come una rissa tra balordi e i processi che si tennero per gli scontri all’ospedale San Paolo si sono conclusi con l’assoluzione di tutti gli sbirri, e la condanna dei compagni.

Dal 2003 ad oggi la tragica notte del 16 marzo non rappresenta solo una ricorrenza in cui il movimento si stringe attorno alla memoria di un compagno ucciso, ma deve anche essere un monito che ricordi  a tutti che i fascisti, quegli stessi  fascisti che di tanto in tanto incendiano campi rom, aggrediscono gay, stranieri e chiunque non rientri nei loro canoni,  sono  protetti dallo stato, liberi di propagandare le loro idee xenofobe e conniventi con la destra  al potere di cui fanno, come sempre, il “lavoro sporco”.

Gruppi neofascisti travestiti da associazioni culturali (oltre che sotto la solita forma partitica) sono presenti anche a Como, a loro vengono regolarmente concessi spazi comunali per “rimpatriate” tra storici revisionisti, elementi di spicco dell’eversione nera e la solita feccia fascista.

Per questi motivi quello che ribadiamo, urliamo e scriviamo sui muri, per noi e per tutti gli antifascisti non è affatto un semplice slogan, è un fatto quotidiano.

Dax è vivo e lotta insieme a noi!

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