2011 ANNO DI MOBILITAZIONE ANTICARCERARIA

Anche quest’anno, come lo scorso 31 dicembre, il collettivo Dintorni Reattivi passerà la notte di Capodanno fuori dalle mura del carcere Bassone di Como, in solidarietà a tutti i detenuti e a tutte le detenute.

 

Il 2011 è stato un anno caratterizzato da intense mobilitazioni contro ciò che non solo noi abbiamo definito “Lager Bassone”. Con cadenza mensile abbiamo organizzato dei presidi con musica, interventi e saluti, che sappiamo essere stati apprezzati dai prigionieri e che ci hanno permesso di avvicinarci maggiormente ai familiari. Alcuni ex-detenuti, conosciuti durante le nostre iniziative,  hanno confermato di come la musica rappresenti per loro uno dei pochi momenti di svago e che come tale venga ostacolato, senza successo, dai secondini con minacce di punizioni. Negli ultimi mesi, grazie alla nostra presenza costante ormai da 2 anni, sempre più familiari hanno acquistato fiducia nel comunicare con noi, raccontandoci le loro vicende: storie di povertà spesso simili tra loro.

Nell’intento di sensibilizzare la cittadinanza e il maggior numero di persone sul tema del carcere abbiamo organizzato alcuni presidi  anche in centro città,  fino ad arrivare  ad indire un’assemblea pubblica. Dopo questo incontro e grazie ad alcune lettere pervenuteci dai detenuti è partita una raccolta firme con  lo scopo principale di far aumentare l’attenzione sul carcere Bassone, affrontando quei problemi che i detenuti stessi anno indicato come i più importanti.

 

 

Il 2011 ha visto inoltre la partecipazione di diverse realtà ad una mobilitazione coordinata a livello nazionale, in sostegno alle proteste all’interno delle carceri, dei CIE  e degli OPG di tutta Italia, durante la settimana dal  25 giugno al 2 luglio. In questa occasione sono state organizzate diverse iniziative    sotto le  carceri  di Bolzano, Mantova, Roma, Como, Bologna, Parma, Milano, Cremona, Vercelli, Teramo, Cuneo, Prato e Vigevano. Nello specifico fuori dal Bassone abbiamo organizzato tre presidi , uno dei quali è stato fortemente richiesto dai detenuti stessi,  i quali hanno manifestato e partecipato alle iniziative  attraverso battiture, slogan e varie azioni ed hanno contribuito a  “scaldare” la protesta.

 

 

Il 2011 è stato anche l’anno in cui è cambiata la Direzione del carcere Bassone. La ormai ex direttrice Maria Grazia Bregoli, tristemente conosciuta dai familiari e dai detenuti per aver introdotto pesanti restrizioni sui pacchi in entrata(ora possono entrare solo cibi confezionati sottovuoto e di produzione industriale), per aver ridotto le ore d’aria e di socialità e per aver lasciato al degrado la struttura, è stata rimpiazzata da una nuova direttrice, che si presenta solo due volte alla settimana contribuendo al peggioramento delle condizioni detentive.

 

 

Il 2011 è stato inoltre  un altro anno tragico per le morti all’interno delle carceri italiane. Fino a questo momento  si parla di 176 persone, 61 delle quali hanno preferito il suicidio alla detenzione. Questo ci fa pensare quanto la privazione della libertà e le terribili condizioni detentive risultino insopportabili e ci fa immaginare come la concomitanza delle festività renda ancor più insostenibile la reclusione e ancor più forte la volontà di uscire da quelle mura, a qualunque costo, anche  della propria vita.

A Como è stato il caso di  un detenuto serbo, che si è tolto la vita per cause ancora da accertare.

Ci teniamo a ribadire che, anche in questi casi, la morte in carcere è da considerarsi di responsabilità della direzione penitenziaria, oltre che in senso più allargato dello Stato e delle strutture che governano i rapporti sociali.

 

Di questi tempi è molto facile (pensiamo ad internet) reperire dati sulla popolazione carceraria e sulla tipologia di reati commessi  e proprio per questo diventa  più semplice comprendere quella che più volte abbiamo definito “natura classista dell’istituzione carceraria”: sono i poveri che finiscono in carcere, sono i poveri che non hanno i soldi per pagare gli avvocati e per questo  in carcere ci restano, sono i poveri che quando escono, per sopravvivere, si trovano costretti a commettere altri reati  e quindi in carcere ci ritornano!! Ogni carcere è simbolo dell’ingiustizia sociale contro cui ci battiamo e contro cui invitiamo tutti e tutte ad iniziare a combattere!!                    

E per ben cominciare il…

                                                                            2012?

PRESIDIO SOTTO IL CARCERE BASSONE DI COMO

via al piano, 11 Albate Como

LA SERA DEL 31 DICEMBRE DALLE 23.00 MUSICA ED INTERVENTI A                                   SOSTEGNO DELLE LOTTE DEI/DELLE DETENUTE

This entry was posted in General. Bookmark the permalink.